CHIESA MADONNA DELLE GRAZIE

La chiesa è ubicata nella piazza principale di Campora e ne rappresenta la quinta scenografica per chi, provenendo dalla zona bassa della frazione, si dirige verso San Lazzaro.

Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, sede parrocchiale San Martino Vescovo, fu edificata su una antica cappella ancora esistente nel 1698, dal Governatore Gianbattista Eboli, come si evince dalla lapide conservata nella stessa chiesa. Nel 1867 si eseguirono interventi di consolidamento delle mura perimetrali. Alla fine del XIX secolo la chiesa fu dotata della campana e campanella provenienti dalla chiesetta di Santa Barbara. La chiesa, prima di proprietà della Congrega Monte dei Morti di Campora divenne sede parrocchiale  nel 1942 e fu oggetto negli anni di numerosi interventi. Nel 1955 si inaugurò il nuovo campanile e negli anni successivi, tra il 1972 e il 1977, vi fu il rifacimento interno dell’edificio ad opera del Mons. Andrea Gallo.

Descrizione e opere d’arte
Epoca: XIX secolo
La chiesa ha un impianto planimetrico a navata unica scandita da pilastri, che impostano archi a tutto sesto, dai quali è l’accesso a modeste cappelline voltate a botte intercomunicanti con stretti passaggi che si aprono alle spalle dei pilastri. Ai piedritti si addossano lesene murarie che sono sovrastate da un’alta trabeazione che funge da base di appoggio per ampie finestre dai vetri colorati. La decorazione della chiesa è abbastanza ricca e riprende cornici e modanature con toni dorati. Sovrasta l’ingresso una modesta cantoria dalla lineare balaustra tripartita, ove è collocato un antico organo a canne. Dalla cappella adiacente all’abside si accede alla sala delle confessioni, un piccolo ambiente, con soffitto cassettonato e una parete laterale rivestita in parte con un pregiato mosaico che rappresenta scene sacre della vita di San Martino; la sala è dotata un altare in marmo colorato con una teca ove è la statua del Cristo Deposto. Il sobrio fronte, preceduto da un’ampia scalinata in pietra, è delineato da paraste che impostano un timpano triangolare spezzato, ed è marcato in mezzeria dal portale sovrastato da una tondo con vetri colorati. La facciata della chiesa diventa tutt’uno con il campanile annesso, che si eleva con tre ordini di bucature diverse e culmina riprendendo le linee architettoniche del fastigio del fronte con un timpano spezzato retto da paraste.
La copertura della navata piana custodisce una grande tela compiuta da padre Macario nel 1973 che effigia la Madonna delle Grazie con S.Andrea e S. Martino nell’atto di donare il mantello ad un povero. La cupola sferica, elegantemente decorata, è impostata da pennacchi affrescati con le quattro virtù cardinali: Giustizia, Prudenza, Fortezza e temperanza e nell’abside possiamo ammirare un pregevole altare in marmo proveniente dall’antico Monastero Teresiano.

Statua lignea Madonna delle Grazie, autore ignoto (XVIII);

Busto ligneo di San Martino Vescovo del Picano (XVIII);

Statua dell’Immacolata proveniente dal vecchio monastero di Santa Teresa di Citarelli (inzio 800);

Crocifisso ligneo, autore ignoto (XVIII);

Stendardo processionale Gesù Crocifisso (XVII);

Dipinti su tavole che raffigurano San Nicola e San Biagio (XVII);

Tela d’altare proveniente dal vecchio monastero di Santa Teresa raffigurante Santa Teresa D’Avila (XVIII).