CHIESA SAN NICOLA DI BARI

L’originale chiesa, scaturita dalla natura dei luoghi, è viva testimonianza dell’antica origine di un sito il cui stesso nome era simbolico della sua localizzazione. Ponte era la borgata che, posta la centro di Agerola fungeva da snodo e collegamento per le quattro frazioni: Pianillo, Campora, Bomerano, San Lazzaro. La chiesa, unica nella borgata, fu elevata a parrocchia a seguito delle incessanti richieste del popolo, nel mese di novembre del 1644. La chiesa in origine, con l’attuale portico, costituiva un “una breve galleria” sotto la quale passava la via Ponte che collegava le frazioni di Agerola. In seguito fu realizzata la nuova strada che oggi lambisce il portico e che ha reso indipendente la fabbrica sacra. Subì ingenti danni con l’evento sismico del 1980 e pertanto fu interessata da opere di ristrutturazione per poi essere riaperta al culto.

Descrizione e opere d’arte
Epoca: XVI secolo
La chiesa è richiamata in documenti archivistici della prima metà del XVI secolo. Nel corso del XVIII secolo la chiesa fu rimaneggiata, soprattutto all’interno e assunse lo stile barocco in voga al tempo, conservatosi ancora oggi.
La pala dell’altare maggiore, incastonata in una ricca cornice in stucco, raffigurante San Nicola di Bari è opera del maestro Andrea Vaccaro che, secondo gli studiosi, la realizzò presumibilmente intorno al 1650. Nell’altare laterale è custodita una bella tela raffigurante S.Antonio da Padova, attribuibile al pittore Michele Ragolia che avrebbe compiuto l’opera intorno al 1680.
Nelle due cappelle laterali vi sono collocate due tele raffiguranti la Madonna del Rosario e la Madonna del Carmelo, queste attribuite ad un importante pittore olandese del 1600.